La Regione Piemonte ha pubblicato un bando per agevolare l’acquisizione di un’azienda in crisi, di un ramo d’azienda, oppure di un impianto, di uno stabilimento produttivo o di un centro di ricerca già chiusi o che, se non fossero acquisiti, chiuderebbero per cessazione dell’attività.
Possono beneficiare delle agevolazioni previste le imprese:
- di qualsiasi dimensione (PMI e Grandi Imprese);
- che siano iscritte al Registro delle Imprese oppure, nel caso di imprese estere, ad analogo registro del Paese di provenienza; in ogni caso i beneficiari devono avere l’unità operativa localizzata in Piemonte al momento della erogazione del contributo;
- che abbiano un codice ATECO 2007 prevalente compreso tra quelli elencati nell’Allegato 1 del bando, oppure acquisiscano attività con un codice ATECO ammesso mantenendolo al termine dell’investimento. Gli ATECO ammessi rientrano nelle seguenti macrocategorie (consultare l’apposito allegato per il dettaglio delle attività ammesse):
- B - Estrazione di minerali da cave e miniere (Divisioni da 05 a 09)
- C - Attività manifatturiere (Divisioni da 10 a 33)
- D - Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (Divisione 35)
- E - Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento (Divisioni da 36 a 39)
- F - Costruzioni (Divisioni da 41 a 43)
- G - Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e di motocicli (Divisioni da 45 a 47)
- H - Trasporto e magazzinaggio (Divisioni da 49 a 53)
- J - Servizi di informazione e comunicazione (Divisioni da 58 a 63)
- M - Attività professionali, scientifiche e tecniche (Divisioni da 69 a 75)
- N - Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (Divisioni da 77 a 82)
- S - Altre attività di servizi alla persona (Divisioni da 94 a 96)
- che non abbiano violato il cosiddetto “Impegno Deggendorf”;
- (requisito specifico per accedere alle agevolazioni relative agli Incentivi all’occupazione) che rispettino i requisiti previsti dai “Principi generali di fruizione degli incentivi”.
È vietata la delocalizzazione.
Il bando promuove il sostegno a progetti di investimento iniziale finalizzati a:
- rilevare aziende localizzate in Piemonte in situazione di crisi conclamata, con i relativi impianti e stabilimenti produttivi ed i connessi attivi materiali ed immateriali;
- rilevare impianti, stabilimenti produttivi o centri di ricerca localizzati in Piemonte, a rischio di definitiva chiusura o già chiusi per cessazione dell’attività o dell’impresa;
- interventi che prevedano di rilevare rami d’azienda (aventi le caratteristiche sopra indicate) o singoli lotti funzionali di uno stesso impianto/stabilimento produttivo o di un centro di ricerca localizzati in Piemonte da parte di diverse realtà imprenditoriali;
- interventi che prevedano l’affitto di aziende o rami d’azienda con le caratteristiche sopra indicate. Tali interventi sono ammissibili solo se finalizzati alla successiva acquisizione a titolo definitivo. L’impegno all’acquisizione deve essere manifestato da idoneo atto formale e l’acquisizione stessa deve avvenire entro il termine di conclusione del progetto (24 mesi, salvo che le parti concordino un termine diverso).
Nel caso in cui l’impresa beneficiaria sia una grande impresa ed intenda beneficiare delle agevolazioni previste per gli Investimenti, l’intervento deve essere localizzato in un’area del Piemonte inserita nella “Carta degli aiuti a finalità regionale 2014-2020”. In tal caso l’impresa potrà beneficiare dell’agevolazione ai sensi del regime di esenzione. Il predetto vincolo di localizzazione territoriale non si applica qualora la grande impresa intenda beneficiare dell'agevolazione per gli investimenti a titolo “de minimis”.
Per essere ammesso a beneficiare dell’agevolazione, l’intervento:
- deve comportare un investimento di importo, in termini di spese relative alla sola parte investimenti ritenute ammissibili al termine dell’istruttoria, non inferiore a 1.500.000 euro;
- deve consentire di raggiungere, entro il termine del primo anno solare successivo alla data di conclusione dell’investimento (“anno a regime”) e di mantenere per cinque anni dalla data di conclusione dell’investimento, la soglia minima di:
- almeno il 40% del livello occupazionale presente nell’azienda o nella parte di azienda in situazione di crisi conclamata, oggetto di acquisizione; oppure
- almeno il 40% del livello occupazionale presente nell’impianto, nello stabilimento, nel centro di ricerca o nella parte di centro di ricerca chiusi o che stanno per essere chiusi.
Il livello occupazionale deve essere calcolato in base ai criteri riportati a pag. 8 del bando.
L’investimento deve essere concluso entro 24 mesi dalla data di sottoscrizione dell’Atto di Adesione, salvo diverso termine approvato dal Comitato di Valutazione.
Il bando ammette a finanziamento i seguenti costi per investimenti:
- acquisto e/o ristrutturazione di immobili da destinare a impianto o stabilimento produttivo o centro di ricerca;
- acquisto del suolo aziendale, sue sistemazioni (escluse le bonifiche), indagini geognostiche e relative spese di progettazione, nel limite del 10% del totale dei costi ammissibili per la parte relativa agli investimenti;
- opere murarie e assimilate;
- infrastrutture specifiche aziendali;
- macchinari e impianti (compresi i costi di revamping se inseriti a cespiti), attrezzature;
- attivi immateriali;
- spese per prestazioni finalizzate alla raccolta ed alla verifica di informazioni di natura patrimoniale, finanziaria, economica, gestionale, strategica, fiscale ed ambientale relative all’azienda che si intenderebbe acquisire – “due diligence” - (nel limite del 5% dell’importo totale delle spese per investimenti ed in ogni caso non oltre l’importo massimo di 100.000 euro).
Nel caso di progetti che prevedono l’affitto, con successiva acquisizione, di azienda o ramo d’azienda, è possibile riconoscere l’ammissibilità dei canoni di locazione versati nel periodo di realizzazione del progetto, previa adeguata e specifica valutazione del Comitato di Valutazione.
Le condizioni di ammissibilità delle spese variano a seconda che i beneficiari siamo piccole, medie o grandi imprese e a seconda che gli investimenti siano compresi o meno nella “Carta degli aiuti a finalità regionale”. A tal proposito si consiglia di consultare il bando alle pag. 9 e seguenti.
Il bando prevede inoltre incentivi per l’occupazione per:
- le acquisizioni di contratti in corso di esecuzione relativi a dipendenti occupati a tempo determinato e/o indeterminato presso l’azienda in tutto o in parte acquisita, presso l’impianto, lo stabilimento o il centro di ricerca che sta per essere chiuso;
- le nuove assunzioni con contratti di tipo subordinato a tempo indeterminato, pieno o parziale, ad esclusione del contratto di apprendistato e del contratto di lavoro intermittente, di soggetti che, al momento dell’assunzione, siano riconducibili ad una delle seguenti categorie:
- senza un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, da intendersi come “coloro che negli ultimi 6 mesi non hanno prestato attività lavorativa riconducibile ad un rapporto di lavoro subordinato della durata di almeno 6 mesi, nonché coloro che negli ultimi 6 mesi hanno svolto attività lavorativa in forma autonoma o parasubordinata dalla quale derivi un reddito che corrisponde ad un’imposta lorda pari o inferiore alle detrazioni spettanti;
- chi ha un’età compresa tra i 15 e i 24 anni;
- chi ha superato i 50 anni di età;
- adulti che vivono soli o con una o più persone a carico.
Le acquisizioni e le nuove assunzioni dovranno riguardare lavoratori/lavoratrici residenti o domiciliati in Piemonte.
L’ammontare iniziale di risorse stanziate per l’iniziativa è pari a:
- 2.529.104,83 euro per la parte Investimenti;
- 871.850,17 euro per la parte Incentivi all’occupazione.
È concesso un contributo a fondo perduto così definito:
- per gli investimenti il contributo massimo concedibile per singolo beneficiario è pari a 2.000.000 euro (fino ad euro 200.000 euro se a titolo de minimis) e nel rispetto della normativa sugli aiuti di Stato applicabile. Il limite di percentuale sui costi ammissibili varia a seconda della dimensione aziendale e della localizzazione dell’investimento, fra un minimo del 10% ESL a un massimo del 30% ESL;
- per gli incentivi all’occupazione il contributo è pari ad un massimo di 6.300 euro per ogni assunzione/acquisizione di contratto, con un ammontare massimo concedibile per singolo beneficiario pari a 400.000 euro. In caso di contratti a tempo parziale (part-time), l’importo del contributo è proporzionato al numero di ore stabilito dal contratto nazionale di categoria per il tempo pieno. Il contributo è compatibile con agevolazioni derivanti da misure di carattere generale, quali sgravi contributivi e fiscali, che non si configurino come aiuti di stato.
Le agevolazioni concesse si configurano come aiuti di Stato; sono compatibili con il mercato comune in quanto rispettano le norme comunitarie previste, a seconda dei casi esposti nel bando, dal regime de minimis e dal regolamento di esenzione.
L’agevolazione può essere concessa solo se ha un effetto di incentivazione rispetto all’investimento.
L’agevolazione concessa per gli investimenti non può essere cumulata con altri contributi pubblici concessi per il medesimo investimento.
Gli incentivi all’occupazione concessi in regime di esenzione possono essere cumulati con qualsiasi altro aiuto concesso sulla base dello stesso regolamento, a patto che le relative misure di aiuto riguardino differenti costi ammissibili.
Le domande di sostegno possono essere presentate in modalità telematica compilando l’apposito modulo reperibile sul sito www.finpiemonte.info a partire dalle ore 9:00 del 13 dicembre 2019 e fino all’esaurimento della dotazione finanziaria del bando, comunque entro le ore 17:00 del 30 dicembre 2020.
Il file di testo generato a conclusione della compilazione telematica della domanda di sostegno deve essere poi inviato tramite PEC all’indirizzo finanziamenti.finpiemonte@legalmail.it entro 5 giorni lavorativi dall’invio telematico.