Una traccia chiara della nuova misura era già contenuta nel documento conclusivo messo nero su bianco dalla cabina di regia per l’internazionalizzazione, copresieduta dal ministero degli Affari Esteri e da quello delle Imprese e del Made in Italy, andata in scena nelle scorse settimane. Laddove, nell’ottica dell’azione di sostegno nel 2023 a supporto delle aziende attive oltreconfine, si parlava di una strategia a sostegno delle nostre filiere imperniata su interventi rafforzati in aree di interesse strategico per l’Italia, a cominciare proprio dai Balcani.
E, in effetti, la misura di finanza agevolata a valere sul nuovo Fondo 394/81, che Simest gestisce in convenzione con la Farnesina e che dovrebbe vedere la luce a stretto giro, punta ad assicurare un sostegno concreto alle imprese italiane con interessi diretti verso quell’area (esportatrici o importatrici rispetto a quei Paesi), ma anche alle aziende che ne costituiscono la filiera produttiva. Il tutto attraverso un finanziamento agevolato che fa leva su una riserva di 200 milioni e che può beneficiare di una quota di fondo perduto del 10% e con una parte dello stesso sostegno (fino all’80%) destinabile al rafforzamento patrimoniale. Un intervento puntuale, dunque, che sarà affiancato, nei piani della controllata di Cdp, presieduta da Pasquale Salzano e guidata da Regina Corradini D’Arienzo, un contact point dedicato, con assistenza diretta in tutte le fasi del processo, e con una consulenza dedicata, in coordinamento con Ice Balcani e le camere di commercio italiane in loco e in linea con la direzione impressa dall’ultimo piano strategico 2023-2025 di Simest. Che, come si ricorderà, prevede una nuova gamba, con il lancio di un nuovo servizio di consulenza per l’internazionalizzazione, non solo dall’Italia con team e desk dedicati ma anche in loco, grazie all’apertura di nuove sedi della società all’estero, la prima delle quali scatterà proprio nei Balcani Occidentali, a Belgrado. Dove, a riprova della volontà del governo di imprimere un maggiore sprint alle imprese attive in quell’area, si svolgerà, dal 20 al 22 marzo, una missione governativa ad hoc guidata dal ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani.
La misura, dunque, entrerà in servizio con l’avvio ufficiale del nuovo 394 su cui la ceo di Simest Corradini D’Arienzo ha lavorato fin dal suo arrivo, lo scorso giugno, al timone della società in stretta collaborazione con i tre ministeri coinvolti (Mef, Mimit e Farnesina). «Quello dei Balcani occidentali rappresenta un mercato dalle grandi potenzialità per il made in Italy - spiega la numero uno della società -. Per questo motivo, in stretta sinergia con il ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, ci siamo attivati per potenziare i rapporti di partnership commerciale ed economica e svolgere un ruolo di reale sostegno sia a livello consulenziale che finanziario».
«Le nostre pmi hanno trovato da sempre nei Balcani Occidentali un’area di forte proiezione – sottolinea il presidente di Simest Salzano. L’importanza della Regione è strategica per l’economia nazionale ed è riconosciuta e valorizzata, in misura crescente, da tutto il Sistema Paese, anche grazie al recente impulso impresso dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Per questo motivo abbiamo deciso di dedicare a tutte le imprese italiane interessate a crescere in quest’area uno strumento finanziario ad hoc».
Fonte: Il Sole 24 Ore - Politica Economica del 9 marzo 2023