Telematica Italia, in collaborazione con lo studio legale associato Longo & Barelli di Milano, affianca le imprese per l’ottenimento della certificazione della parità di genere.
La finalità del sistema di certificazione alle imprese è quella di favorire l’adozione di politiche coerenti con la parità di genere e l’empowerment femminile e quindi di rendere più facilmente accessibile alle donne l’ingresso nel mondo del lavoro, il raggiungimento delle posizioni di leadership e l’armonizzazione dei tempi vita-lavoro. Lo scopo della certificazione è quello di incrementare le performance aziendali in riferimento alla distribuzione di ruoli e livelli e di correggere, ove necessario, eventuali disparità retributive tra uomini e donne.
Al fine di raggiungere questi obiettivi, mediante la promozione dell’adozione della certificazione della parità di genere da parte delle imprese, il sistema governativo prevede un principio di premialità che si realizza con l’introduzione di meccanismi di incentivazione.
“Per le imprese certificate – spiega l’esperto di Risorse Umane di Telematica Italia, Antonio Grieco - sono previsti diversi benefici, quali l’esonero dal versamento dei complessivi contributi previdenziali in misura non superiore all’1% e nel limite massimo di 50mila euro all’anno per ciascuna azienda; il punteggio premiale per la valutazione di proposte progettuali per la concessione di aiuti di Stato a cofinanziamento degli investimenti sostenuti; il criterio premiale nella valutazione delle procedure a evidenza pubblica per l’acquisizione di servizi, forniture, lavori e opere; la riduzione del 30% della garanzia fideiussoria per la partecipazione alle gare pubbliche; il potenziamento dell’immagine e della reputazione aziendale; il miglioramento delle performance dei propri dipendenti. La Regione Lombardia – continua Grieco – è stata tra i primi enti pubblici a proporre di supportare le imprese lombarde nel conseguimento della certificazione della parità di genere, tramite due linee di finanziamento: la Linea di finanziamento A che prevede il co-finanziamento per l’acquisto dei servizi di consulenza a supporto delle imprese che intendano avviare le attività propedeutiche al conseguimento della certificazione di genere sopra specificate e la Linea di finanziamento B che prevede il co-finanziamento delle spese sostenute dalle imprese per ottenere la certificazione della parità di genere. L’iniziativa, a partire dal primo febbraio 2023 e fino al 13 dicembre 2024, è finanziata con risorse del ‘Programma Regionale FSE+, Obiettivo Specifico ESO4.3, Azione c.1. Sostegno alla diffusione di sistemi di welfare aziendale’. La dotazione finanziaria è pari a 10.000.000 euro, ripartiti 4.000.000,00 euro destinati alla realizzazione di interventi nell’ambito della Linea di finanziamento A – Servizi consulenziali di accompagnamento alla certificazione e 6.000.000,00 euro destinati alla realizzazione di interventi nell’ambito della Linea di finanziamento B – Servizio di certificazione della parità di genere. In particolare – conclude Grieco – per entrambe le linee di finanziamento il contributo pubblico erogato per singola impresa non potrà superare l’80% delle spese ammissibili”.
“E’ in atto una rivoluzione – spiega Manuela Probo specialista di Finanza Agevolata di Telematica Italia – e la nostra azienda, con la preziosa collaborazione dello studio legale Longo & Barelli, è pronta ad affiancare le imprese per l’ottenimento della certificazione. Per le realtà imprenditoriali, questo, è un passo importante e determinante per l’abbattimento delle differenze tra uomo e donna nel mondo del lavoro, per il riequilibrio delle logiche sociali tra la sfera lavorativa e la sfera privata e per riconoscere a pieno il ruolo della donna a 360 gradi. Insieme allo studio legale di Milano costruiremo, per i nostri clienti, un piano strategico che possa mettere in atto tutti gli strumenti per l’uguaglianza tra uomo e donna sul luogo di lavoro, per far crescere le imprese sotto il punto di vista della parità di retribuzione, delle politiche di gestione dei processi aziendali e della genitorialità. Per ottenere la certificazione, l’impresa deve innanzitutto cambiare il proprio approccio verso la genitorialità e impegnarsi affinché le donne possano riuscire a bilanciare questi due mondi senza essere discriminate né penalizzate. La certificazione è un percorso di fondamentale importanza per le aziende del futuro: i nostri clienti saranno messi in contatto con l’ufficio di diritto del lavoro dello studio legale di Milano, il quale seguirà ogni impresa dall’inizio fino alla fase conclusiva. L’azienda dovrà impegnarsi e collaborare fattivamente per arrivare a ottenere un buon risultato. È arrivata l’ora di prepararsi al cambiamento”.
“La collaborazione con Telematica Italia – afferma l’avvocato Andrea Barelli, partner dello studio legale associato Longo & Barelli di Milano - nasce perché siamo tra i pochi studi che offre un percorso di affiancamento e consulenza completo in favore delle aziende per l’ottenimento della certificazione della parità di genere. Seguiamo i clienti nel percorso di certificazione dall’inizio alla fine dell’iter, studiando la situazione dell’azienda in riferimento alla normativa, rintracciando eventuali gap da colmare che non permetterebbero di ottenere la certificazione e successivamente proponendo le attività necessarie per aumentare la valutazione che consentirà alle aziende di essere certificabili. Un percorso ‘chiavi in mano’ che permette ai titolari di azienda di ottenere con rapidità un risultato tangibile per la propria realtà imprenditoriale”.
“Ogni azienda ha un profilo diverso e mutevole – commenta la responsabile del dipartimento del lavoro dello studio Longo Barelli e consulente esperto tecnico aziendale su certificazione parità di genere avvocato, Vanessa Amati –. Alcune realtà che incontriamo hanno già in essere prassi virtuose che necessitano solo di essere formalizzate, in altre, invece, studiamo e predisponiamo un piano che consenta di adattare l’organizzazione ai principi D&I e della parità di genere implementando ex novo apposite procedure. Il percorso che proponiamo punta a migliorare la struttura aziendale e, di conseguenza, apporta numerosi vantaggi anche per il personale, senza che ciò confligga con gli interessi, legittimi, dell’imprenditore. La certificazione permette alle aziende di ottenere benefici sia in termini reputazionali che economici, ma non è un semplice attestato da conseguire ed esibire, bensì un primo passo verso l’opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda”.